Le lenti di Altusio: spunti per ripensare l’Unione europea

di Giacomo Rugge
Abstract

La questione relativa alla natura giuridica dell’Unione europea è sempre stata al centro di vivaci dibattiti. Tuttavia, alla luce di recenti eventi (in particolare, la crisi del debito sovrano e la pandemia di Covid-19), la questione si è posta con rinnovata urgenza. I vincoli e le interdipendenze tra Stati membri all’esito di più di sessant’anni di integrazione richiedono di ripensare l’Unione europea attraverso concetti che permettano di sfuggire alla sterile alternativa tra stato federale (Bundesstaat) e confederazione di stati (Staatenbund). A tal fine, s’è proposto il concetto di federazione (Bund), come interpretato da Giovanni Altusio (1557-1638) nell’opera Politica methodice digesta. Ci si è avvalsi del concetto di federazione e dell’opera altusiana non tanto per trovarvi un modello quanto per introdurre nel dibattito scientifico sull’Unione un paradigma critico-cognitivo diverso, i cui concetti chiave segnalino una direzione di massima per una migliore comprensione della realtà europea. L’analisi si è concentrata su tre punti: 1) il significato di autonomia all’interno della federazione; 2) la natura dello strumento giuridico che fonda la federazione; e, infine, 3) la difficile relazione tra federazione e sovranità. Il discorso è stato arricchito attraverso puntuali richiami alla realtà giuspolitica dell’Unione europea.