Fascicolo n. 2 - 2018 aprile / giugno

Articoli


Sviluppi recenti nell’amministrazione dell’Unione europea: integrazione, disintegrazione o rigenerazione?

L’articolo esamina la disciplina europea emanata dall’Unione a partire dal 2010 con l’obiettivo di verificare se sia in atto un processo di disintegrazione amministrativa innestato dalla crisi economica o finanziaria oppure se quest’ultima abbia prodotto un rafforzamento dei meccanismi di integrazione. In particolare, si prendono ad esame i settori della concorrenza e degli aiuti di Stato, l’amministrazione fiscale, la governance bancaria e finanziaria e il settore dell’immigrazione per analizzare i mutamenti, le conferme o le inversioni di tendenza negli schemi regolatori previsti per l’attuazione delle norme europee. L’esame della normativa, parte della quale ancora in fase di approvazione, mostra un’intensificazione dei meccanismi di cooperazione e di compenetrazione tra livello amministrativo nazionale e sovranazionale che, pur con implicazioni e caratteri diversi da settore a settore, dà atto di un’amministrazione europea sempre più integrata e accentrata. Nella parte conclusiva del lavoro sono avanzati alcuni profili critici connessi alla normative esaminate i quali hanno riguardo alla differenziazione amministrativa dell’Unione europea, alla lacunosità in materia di garanzie procedurali e alla mancanza di (una corrispondente) integrazione dei sistemi giudiziari nazionali.

Streamlining the Judicial Review of Administrative Decisions: a Comparative Institutional Approach

L’articolo esamina, in chiave comparata, la problematica del judicial review nei confronti delle amministrazione pubbliche. In questa prospettiva, nella prima parte del lavoro vengono messe in luce le principali convergenze e divergenze tra i diversi sistemi di controllo, ponendo particolare attenzione alla circolazione delle tecniche e all’intensità del sindacato. Nella seconda parte del lavoro ci si sofferma sulla problematica dell’imprevedibilità e dell’incertezza degli esiti del controllo giudiziale, evidenziandone i possibili rischi per la stabilità e la tenuta della relazione tra amministrazioni pubbliche e cittadini. Nella parte conclusiva, viene prospettata la necessità di razionalizzare l’approccio al tema del sindacato giurisdizionale, al fine di collocarlo all’interno di una più solida prospettiva di comparazione istituzionale che sia in grado di valorizzare adeguatamente le caratteristiche organizzative e funzionali tanto del decisore amministrativo, quanto del giudice chiamato ad effettuare il controllo su di esso. Un simile approccio consentirebbe di modellare il livello ottimale di intervento del giudice al fine di assicurare il giusto contemperamento tra le imprescindibili esigenze di protezione dei diritti individuali nei confronti del potere pubblico e le insopprimibili esigenze di prevedibilità e certezza del controllo giurisdizionale.

Dallo sviluppo alla coesione. Storia e disciplina vigente dell’intervento pubblico per le aree insufficientemente sviluppate

Una nazione dualistica, e quindi economicamente e socialmente divisa, che cosa fa per superare il dualismo? Questo scritto tenta di rispondere a tali domande ed è articolato in tre parti e una conclusione. Nella prima sono indicate le coordinate concettuali sia della questione dello sviluppo, sia della questione meridionale, segnalando i principali mutamenti dell’una e dell’altra. Nella seconda sono passate in rassegna le politiche seguite dall’unificazione ad oggi per lo sviluppo delle aree non sviluppate. Nella terza è descritto l’ordinamento attuale delle politiche di coesione. Nella conclusione è illustrata la fase critica della questione meridionale odierna.

Rischio e disciplina negoziale nei contratti di concessione e di partenariato pubblico-privato

La nozione di rischio caratterizza da molto tempo la disciplina dei contratti pubblici di concessione e di partenariato pubblico-privato. La disciplina contenuta nella direttiva 2014/23/UE e recepita nel nostro ordinamento dal d.lg. 18 aprile 2016, n. 50 ha introdotto una nuova nozione di rischio denominata rischio operativo. Il saggio analizza il significato di tale nozione alla luce della distinzione tra contratti di concessione e contratti di partenariato pubblico-privato soffermandosi sulle maggiori novità normative. Oggetto di analisi sono, altresì, le ipotesi in cui la disciplina del rischio cede a favore di una revisione del contratto a causa del sopravvenire di circostanze non previste. Il saggio si sofferma, inoltre, sugli strumenti di controllo sull’attività svolta dall’operatore economico durante il ciclo di vita del contratto. Chiudono il saggio alcune considerazioni al rapporto tra la nozione di rischio e la natura degli interessi che l’amministrazione persegue mediante i contratti in esame.

L’eccesso di potere giurisdizionale e la sua rilevanza nel sistema di giustizia amministrativa

L’articolo muove dal dibattito inerente all’impatto della giurisprudenza delle Sezioni Unite sull’assetto del sistema di giustizia amministrativa per approfondire l’interpretazione estensiva dell’art. 111, comma 8, Cost. profilata dalla Cassazione. In tale contesto, assume una centrale rilevanza la giurisprudenza che ha individuato nell’eccesso di potere giurisdizionale un vizio tipico delle pronunce del Consiglio di Stato. Si esaminano le caratteristiche del vizio e si propone di qualificarlo come violazione dei limiti parametrici del sindacato di legittimità, che sussiste quando il giudice travalica gli stessi limiti dell’attività interpretativa di regole esistenti o dell’attività integrativa del sistema.

Una «revolution in government»? La riforma amministrativa del patrimonio culturale

L’articolo prende in esame la riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo avviata nel 2014 e i suoi principali sviluppi. La prima parte richiama sinteticamente gli obiettivi della riforma del Ministero, limitandosi a ricordarne le linee ispiratrici. La seconda parte ricostruisce le «leve» della riforma, ossia i fattori che ne sono stati e ne sono ancora, al contempo, presupposto e strumento di attuazione. La terza parte, infine, mira a mostrare gli effetti sistemici che la riforma ha determinato su alcuni ambiti e istituti del diritto amministrativo: le fonti normative, l’organizzazione, il personale, la finanza e il rapporto tra pubblico e privato. La riforma amministrativa del patrimonio culturale si pone quindi come interessante caso di studio per comprendere i caratteri, i limiti e le opportunità di ogni riforma amministrativa. Questa azione riformatrice, unita alla complessità giuridica di questo settore, possono auspicabilmente trasformare il diritto del patrimonio culturale in un laboratorio d’eccellenza, una «bottega d’artista» per il diritto amministrativo.

Rassegne


Il diritto dell’Unione europea post «Europa 2020»: alterazioni nei rapporti giuridici tra ordinamenti e possibili effetti

L’articolo esamina alcuni aspetti cruciali dell’impatto che la nuova strategia «Europa 2020» potrà produrre negli ordinamenti giuridici dell’Unione europea e dei propri Stati membri. L’analisi dapprima si focalizza sulla crescente importanza della soft law nel diritto UE, allo scopo di comprendere che il modo di agire a livello sovranazionale è cambiato negli ultimi anni. Quindi, sono approfondite alcune novità in punto di metodologia, obiettivi e contenuti di «Europa 2020»; da ciò si procederà a dimostrare come una nuova relazione tre l’Unione europea (in ispecie, la Commissione) e gli Stati membri si sta sviluppando, benchè nel quadro della strategia di regola non vengano adottati atti di hard law. Infine, si considera il legame tra «Europa 2020» e la recente programmazione finanziaria dell’Unione, soffermandosi soprattutto sui fondi strutturali e di investimento e sul loro ruolo nell’ambito del raggiungimento degli obiettivi della strategia. Questo servirà per appurare l’esistenza di un’ulteriore forma di condizionalità esercitata dall’Unione sul diritto interno.

Lezioni americane. Il bilanciamento tra interesse della collettività e autonomia individuale in materia di vaccini

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha sollevato affrontando criticamente il problema della legittimità e dei limiti del potere del governo nel proteggere la salute pubblica a fronte della tutela dei diritti costituzionali dei singoli. Questo scritto si propone di esaminare le concezioni relative al potere statale e alle libertà individuali attraverso la giurisprudenza costituzionale che ne ha espanso e mutato la portata. Il potere sovrano degli Stati di fare leggi non si è modificato, ciò che è cambiato è il riconoscimento attribuito dalla Corte all’importanza della libertà individuale e come esso limiti tale potere. Preservare la salute pubblica richiede il rispetto della libertà personale, come emerge dal dibattito in evoluzione sui giusti limiti da porre al potere di polizia, tuttavia, se è indispensabile tutelare le libertà civili, è ugualmente necessario consentire la protezione da parte dello Stato della salute pubblica e della sicurezza.

Rivista bibliografica


GIACOMO DELLEDONNE: Armin VON BOGDANDY, Peter M. HUBER e Sabino CASSESE (a cura di), The Administrative State, Oxford, Oxford University Press, 2017, XII-692 p., ISBN: 9780198726401.
PIER LUIGI PETRILLO: Giuseppe DE VERGOTTINI, Diritto costituzionale9, Padova, Cedam, 2017, XVIII- 850 p., ISBN: 9788813362836.
GIORGIO MOCAVINI: Giorgio PINO, Il costituzionalismo dei diritti, Bologna, il Mulino, 2017, 260 p., ISBN: 9788815265869.
DARIO BEVILACQUA: Ferdinando ALBISINNI, Strumentario di diritto alimentare europeo3, Milano, Wolters Kluwer, 2017, 582, ISBN: 9788859817741.
ALESSANDRA PIOGGIA: Massimo NUNZIATA (a cura di), Riflessioni in tema di lotta alla corruzione. Rimedi preventivi e repressivi, Roma, Carocci, 2017, ISBN: 9788843089819.
MARIA STELLA BONOMI: Francesco MIDIRI, Il diritto alla protezione dei dati personali. Regolazione e tutela, Napoli, Editoriale scientifica, 2015, 366 p., ISBN: 9788893911863.
ELISABETTA TATì: Luciano VANDELLI, Gianluca GARDINI e Claudia TUBERTINI (a cura di), Le autonomie territoriali: trasformazioni e innovazione dopo la crisi, Rimini, Maggioli, 2017, 504 p., ISBN: 9788891623881.
En. vers.
GIACOMO DELLEDONNE: Armin von Bogdandy, Peter M. Huber and Sabino Cassese on The Administrative State
PIER LUIGI PETRILLO: Giuseppe De Vergottini on Constitutional Law
GIORGIO MOCAVINI: Giorgio Pino on The Constitutionalism of Rights
DARIO BEVILACQUA: Ferdinando Albisinni on Instruments in European Food Law

ALESSANDRA PIOGGIA: Massimo Nunziata on Reflections on the Fight Against
Corruption
MARIA STELLA BONOMI: Francesco Midiri on The Discipline on Protection of Personal Data
ELISABETTA TATì: Luciano Vandelli, Gianluca Gardini and Claudia Tubertini on Local Government: Transformations and Innovations after the Crisis
Brief reviews by Francesco Albisinni, Bruno Paolo Amicarelli, Fabio Di Cristina, Giorgio Mocavini, Rita Perez, Ornella Solina

Notizie


Il metodo storico-comparativo nello studio del diritto ammini- strativo: una conferenza di Peter Lindseth (Giulia Passino)
La regolazione efficiente dei contratti pubblici (Lorenzo Carbonara)
La «Revista vasca de administración pública» (Elisabetta Tatì)