Fascicolo n. 2 - 2015 aprile / giugno

Simposi


Il finanziamento della politica

Il presente Simposio è dedicato all’analisi degli sviluppi normativi e giurisprudenziali recenti in materia di trasferimento di risorse economiche al sistema politico, di status dei rappresentanti e degli esponenti politici e di riconoscimento e disciplina dei partiti politici nell’ordinamento nazionale e con considerazione dei profili caratterizzanti in prospettiva europea e comparata.

Lo status degli esponenti politici e la crisi dei partiti

Il presente Simposio è dedicato all’analisi degli sviluppi normativi e giurisprudenziali recenti in materia di trasferimento di risorse economiche al sistema politico, di status dei rappresentanti e degli esponenti politici e di riconoscimento e disciplina dei partiti politici nell’ordinamento nazionale e con considerazione dei profili caratterizzanti in prospettiva europea e comparata.

La regolazione dei partiti

Il presente Simposio è dedicato all’analisi degli sviluppi normativi e giurisprudenziali recenti in materia di trasferimento di risorse economiche al sistema politico, di status dei rappresentanti e degli esponenti politici e di riconoscimento e disciplina dei partiti politici nell’ordinamento nazionale e con considerazione dei profili caratterizzanti in prospettiva europea e comparata.

Articoli


Per una storia delle riforme istituzionali (1948 – 2015)

L’articolo descrive settanta anni di tentativi di correggere gli errori dei padri costituenti con riferimento particolare alla progettazione della parte seconda della Costituzione. L’Autore evidenzia come i difetti del Parlamento bicamerale e la debolezza dell’Esecutivo fossero noti dall’inizio, diretti com’erano a evitare qualsiasi concentrazione di potere nel reciproco timore di ciò che sarebbe successo in caso di vittoria elettorale dell’altra parte. Il saggio è dedicato agli sforzi riformisti politici, istituzionali e accademici; riporta gli innumerevoli ma vani progetti parlamentari susseguitisi; sottolinea che le soluzioni cui il Parlamento sembra guardare siano più o meno le stesse riproposte per quattro decadi. Nel paragrafo finale sono proposte valutazioni complessive e possibili insegnamenti.

Vent’anni di legislazione elettorale (1993- 2013). Tra il già e il non ancora

Dopo venti anni, sei elezioni, tredici governi e due leggi elettorali, l’obiet- tivo del presente contributo è quello di sottolineare le scelte, gli effetti e le linee di tendenza nell’evoluzione della legislazione elettorale italiana nell’ultimo ventennio (1993-2013), facendo emergere le coerenze e le incoerenze, le continuità e le discontinuità e il loro impatto sull’ordinamento nella logica di funzionamento dei due sistemi elettorali che hanno caratterizzato questo periodo.

Le riforme amministrative in Europa all’inizio del ventunesimo secolo

Le riforme amministrative in Europa all’inizio del ventunesimo secolo si sviluppano in un contesto molto differente rispetto a quello che le aveva caratterizzate alla fine del ventesimo secolo. Per questa ragione, ricette e soluzioni sono parzialmente diverse, come dimostra l’analisi comparata delle recenti esperienze nel Regno Unito, in Francia e in Spagna. Da un lato, a causa della crisi economico-finanziaria, privatizzazioni e deregolamentazioni non rappresentano più una ricetta magica come in passato. Dall’altro, la rivoluzione digitale, seppur lentamente, sta trasformando il modo di operare quotidiano degli apparati burocratici e impone un ripensamento della disciplina del pro- cedimento e della trasparenza. In ogni caso, il processo riformatore richiede una forte leadership politica e un attento monitoraggio della sua effettiva attuazione.

Le riforme amministrative: la parabola della modernizzazione dello Stato

La parabola delle riforme amministrative di «reinvenzione» dello Stato italiano é stata condizionata da fattori — le ricorrenti «emergenze» di finanza pubblica, la logica maggioritaria dell’alternanza, la successione tra grandi disegni di modernizzazione e fasi di silenziosa resistenza — che spiegano il carattere intermittente e contraddittorio dei cambiamenti. Rispetto al primo progetto organico, elaborato nel 1993-1994 e orientato alla distinzione tra politica e amministrazione, le riforme successive hanno oscillato tra due visioni concorrenti dell’amministrazione: come servizio al cittadino, ma anche (anzi, soprattutto) come obbedienza al comando politico.

Teoria e Giurisprudenza


Per un nuovo dialogo fra la dottrina e la giurisprudenza amministrativa

L’Autore rileva una minore attenzione della dottrina per la giurisprudenza amministrativa, proprio in un periodo caratterizzato, non solo in Italia, da importanti sviluppi della giurisprudenza. Sostiene l’esigenza che la dottrina recuperi un dialogo con la giurisprudenza, nell’interesse stesso della cultura giuridica e della democrazia.

Il sindacato sulle valutazioni tecniche nella pratica delle Corti

La giurisprudenza amministrativa si è confrontata con novità che hanno portato a rimettere in discussione gli orientamenti consolidati seguiti nel sindacato di legittimità sulle valutazioni tecniche dell’amministrazione. Nonostante un dibattito dottrinale vivace e contributi giurisprudenziali che hanno contri- buito a delineare un sistema in grado di garantire un equilibrio tra esigenze di effettività della tutela e carattere opinabile degli esiti delle valutazioni, il quadro dei precedenti giurisprudenziali si presenta in modo articolato. Tendenzialmente, la continuità rispetto alle impostazioni meno recenti e più restrittive prevale sulle interpretazioni più aperte ad ammettere un sindacato pieno.

Note


Sette libri sulla pubblica amministrazione

La nota prende in esame i numerosi volumi pubblicati nell’arco dell’anno passato a cura principalmente di esponenti nel mondo giornalistico sui temi attinenti alla «questione amministrativa». La rassegna intende mettere in luce, anche attraverso l’analisi delle convergenze e delle divergenze rilevate tra i testi considerati, gli elementi significativi e i punti critici in quanto rapportati ai paradigmi culturali del diritto amministrativo.

L’accesso dell’Unione europea alla Cedu: chiusura del cerchio o camicia di forza?

Con un’advisory opinion dello scorso anno, la Corte di giustizia ha affermato l’incompatibilità rispetto ai Trattati del progetto di accordo sull’ac- cesso dell’Ue alla Cedu. A base delle complesse motivazioni addotte sta la non condivisibile impostazione di fondo del progetto di accordo, che considera l’Ue come Parte contraente alla stregua degli Stati membri anziché come compo- nente di vertice dell’ordinamento composito europeo.

Necrologi


In ricordo di Luis Ortega


Rivista bibliografica


Sabino Cassese e Luisa Torchia, Diritto amministrativo. Una conversazione (Giandomenico Falcon)

Enza Pelleriti, «Italy in transition». La vicenda degli Allied Military Profes- sors negli Atenei siciliani fra emergenza e defascistizzazione (Guido Melis)
Paolo Baffi e Arturo Carlo Jemolo, Anni del disincanto. Carteggio 1967-1981 (Guido Melis)
Carla Ponterio e Rita Sanlorenzo, E lo chiamano lavoro… (Dora Marucco)
Bruce Katz e Jennifer Bradley, The Metropolitan Revolution. How Cities and Metros Are Fixing Our Broken Politics and Fragile Economy (Gian Paolo Manzella)
Benjamin Barber, If Mayors Ruled the World: Dysfunctional Nations, Rising Cities (Gian Paolo Manzella)
Edoardo Giardino, La plurilateralità della funzione amministrativa (Diana-Urania Galetta)

Notizie


La terza conferenza mondiale sulla giustizia costituzionale (Elisa D’Alterio)
La ragionevolezza nel diritto americano: quattro lezioni di Jerry

L. Mashaw (Livia Lorenzoni)