La separazione dei poteri nell’Unione europea

di Federico Fabbrini

L’articolo esamina la separazione dei poteri nell’ordinamento costituzionale dell’Unione europea (Ue). Specificamente, l’articolo si concentra sulla separazione orizzontale dei poteri, illustrando le diverse funzioni svolte da ciascuna istituzione comunitaria e studiando la loro interazione reciproca. A tal fine, l’articolo utilizza una duplice lente d’ingrandimento. Da un lato, l’articolo descrive sinteticamente le istituzioni dell’Ue, mettendo in luce in modo statico le funzioni che i Trattati attribuiscono ai vari organi costituzionali dell’Ue: il Parlamento europeo, il Consiglio europeo, il Consiglio, la Commissione, la Corte di giustizia europea e la Banca centrale europea. Dall’altro, l’articolo ricostruisce analiticamente i poteri dell’Ue, evidenziando in modo dinamico le tendenze di funzionamento dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario nell’Ue. L’articolo argomenta che l’Ue è dotata di un complesso sistema di separazione dei poteri, con un legislativo bicamerale, un esecutivo duale e un giudiziario composito. Allo stesso tempo l’articolo mette in luce prassi contrastanti nel funzionamento della forma di governo dell’Ue, soprattutto la convivenza di pressioni parlamentariste e presidenzialiste, e riflette sulle prospettive di riforma dell’architettura costituzionale dell’Ue nell’ambito del dibattito sul futuro dell’Europa.