La giurisdizione contabile in materia di debito pubblico: una ipotesi da esplorare

di Giovanna Colombini
Abstract

Il debito pubblico, il cui contenzioso è storicamente attribuito alla competenza del giudice amministrativo, rientra oggi nel novero delle materie di contabilità pubblica (art. 103 Cost.), suscitando la riflessione circa le possibilità di spostare la competenza decisionale in capo al giudice contabile. Rafforzano tale riflessione il rilievo finanziario ed economico assunto dal debito pubblico, nonché la progressiva espansione della giurisdizione contabile nelle materie di contabilità pubblica, oltre che le più recenti dinamiche in ordine alle modalità di determinazione e gestione del MES (Meccanismo europeo di stabilità), che accompagnano i processi di denazionalizzazione del debito pubblico avviati sin dagli anni Ottanta. Sulla questione si registrano numerosi «responsi contrastanti», sostenuti anche sulla base del quadro legislativo di riferimento (art. 133 c.p.a.), che impone una interpositio legislatoris, che realizzi una riforma organica, improntata al principio di trasparenza dei conti pubblici, della gestione del debito pubblico, le cui controversie non potranno che essere ricondotte nell’ambito del rispetto dei principi costituzionali dell’equilibrio dei bilanci, della sostenibilità del debito pubblico, del buon andamento, della tutela dei diritti e della trasparenza dei conti pubblici.