La cittadinanza tra “sostanza”, mercato e persona

di A. Rauti
Abstract

Il contributo mira ad analizzare il rapporto fra le esigenze di integrazione
degli stranieri e le scelte legislative sui criteri di acquisto e di perdita della
cittadinanza. Segnatamente, si evidenziano le criticità del concetto di cittadi-
nanza sostanziale e di cittadinanza di mercato: la prima, che ancora domina
l’intera legge sulla cittadinanza italiana, si basa sulla discutibile presunzione del
cittadino di sangue dotato di virtù di civiche; la seconda, invece, comincia ad
affacciarsi nei Paesi europei ed è non meno pericolosa per la sua carica
potenzialmente discriminatoria e del tutto slegata dall’esistenza di un legame
effettivo del cittadino con la comunità politica e/o col territorio dello Stato.
Muovendo dal postulato secondo cui il legislatore non è completamente libero
nella scelta dei criteri di acquisto e di revoca della cittadinanza, si propone una
ricostruzione in termini di politica costituzionale, a partire dagli sviluppi del
principio personalistico.