In sé l’attività ludica potrebbe essere libera perché non presuppone l’uso di una risorsa scarsa. Tuttavia il regime di riserva e la concessione come modalità di accesso assicurano un flusso costante di entrate all’erario e regolamentano l’esercizio dell’attività di gioco, impedendo che prevalgano in tale settore fenomeni illegali e clandestini. Proprio le esigenze di ordine e sicurezza pubblica sono il presupposto che rende il modello concessorio compatibile con il diritto dell’Unione europea. Muovendo da ciò nel saggio sono esaminate le tipologie concessorie, le caratteristiche del concedente, il regime delle sopravvenienze normative e dei rischi di impresa. La concessione di giochi attribuisce una «patente di legittimità» mirante a consentire l’esercizio di un’attività per sua natura vietata data l’incisione su molteplici interessi pubblici rilevanti. Per tale, si intende dimostrare come vi sia una distorsione dell’istituto concessorio in cui i vincoli pubblicistici prevalgono sull’assetto negoziale. Il concessionario è chiamato ad assumere responsabilità e rischi tradizionalmente allocati presso l’autorità pubblica in proporzione alle risorse finanziarie che il sistema economico è in grado di drenare.
Il regime concessorio dei giochi e delle scommesse pubbliche
di Marco Macchia
Abstract