Il giudice amministrativo e l’amministrazione: controllo, guida, interferenza

di Luisa Torchia
Abstract

Nell’ordinamento italiano è assicurata la piena tutela nei confronti della pubblica amministrazione e questa piena tutela ha sicuramente contribuito a rafforzare i diritti dei cittadini, a ridurre l’arbitrio nell’esercizio del potere e ad assicurare il tasso di accountability del potere pubblico. Il sindacato del giudice amministrativo si è quindi esteso ad una varietà di situazioni e conflitti che rispecchiano la complessità delle società moderne e sul suo ruolo. Nel processo amministrativo si riflettono così tensioni e conflitti che dipendono in larga parte dalla confusione normativa e dalla crescente debolezza dell’amministrazione italiana, che dispone di poche risorse e di modi di produzione antichi e superati, oltre ad essere sottoposta ad un regime di responsabilità che favorisce l’inerzia rispetto all’azione. Il giudice finisce così spesso per assumere non solo un ruolo di controllo, ma anche di guida e di supplenza rispetto all’amministrazione, con il rischio di contribuire ad aumentare, e non a ridurre, l’incertezza e la frammentazione.