I mercati di settore europei verso una regolazione realmente indipendente

di Valerio Turchini
Abstract

Le riforme che, nell’ultimo decennio, hanno interessato la regolazione europea nei settori della vigilanza finanziaria, dell’energia e delle telecomunicazioni, hanno segnato il superamento del sistema multipolare costituito dalle autorità nazionali in networks, in favore di piattaforme di cooperazione che ruotano intorno ad agenzie e organismi europei indipendenti (EBA, ESMA, EIOPA, ACER e BEREC). Tali organismi, che si differenziano per poteri, autonomia e governance, dalle agenzie europee tradizionali, appaiono in grado di garantire un dialogo più efficace con la
Commissione europea e con i regolatori statali, al fine di adottare e applicare uniformemente standard regolatori e best practices comuni. L’istituzione di agenzie europee indipendenti, allora, può essere letta come il segnale dell’avvio di un percorso volto all’istituzione di autorità amministrative indipendenti realmente comunitarie, dotate di compiti di rulemaking e di uno status di indipendenza formalmente riconosciuto a trecentosessanta gradi, soprattutto nei confronti della Commissione europea. L’interpretazione estensiva in tema di deleghe dei poteri da parte delle istituzioni comunitarie, fatta propria dalla giurisprudenza europea, inoltre, permette di agganciare tale processo al principio di legalità e, in ultima analisi, al sistema «costituzionale» comunitario come disegnato dai trattati.