Fenomenologia dello spoils system: un nuovo Stato patrimoniale?

di Stefano Battini

In Italia, lo spoils system, a furia di essere praticato, è stato ormai metabolizzato. Si ritiene che esso sia tutto sommato ragionevole, perché riguarda l’incarico di «poche» posizioni apicali, e che sia poi giustificato dal fondamento fiduciario dei rapporti cui si applica. È però paradossale che su entrambi i punti, nonostante la grande attenzione dedicata al tema, si avverta carenza di approfondimenti. Innanzitutto, nessuno ha mai contato le posizioni soggette a spoils system, prima di dire se sono tante o poche. Quanto poi al collegamento fra spoils system e rapporto di fiducia, le analisi hanno in prevalenza sovrapposto i due aspetti, senza troppo esaminare le diverse declinazioni che lo spoils system conosce nel diritto positivo, per ricavarne tratti comuni e differenze, domandandosi in particolare se lo spoils system sia causa o conseguenza di una pretesa natura fiduciaria del rapporto. Insomma, non abbondano studi approfonditi sulla fenomenologia dello spoils system: cosa sia, come e dove si manifesti, quante volte. Il saggio intende offrire un contributo in questa direzione e giunge a due conclusioni. La prima è che le posizioni interessate non sono affatto poche, perché, se riferite alle diverse forme di spoils system, calcolandole per difetto, superano la quota di 20.000. La seconda è che la natura fiduciaria di una posizione non coincide con lo spoils system, né lo implica o giustifica dal punto di vista costituzionale. Lo spoils system opera su un piano distinto, sebbene intrecciato. Esso regola il rapporto fra successivi titolari del potere di investitura di un ufficio pubblico, instaurando un collegamento personale fra il titolare di quest’ultimo e la specifica persona fisica che ne ha disposto la nomina. In virtù di questa personalizzazione dell’organizzazione pubblica, lo spoils system rappresenta una riapparizione, o forse un residuo, dello Stato patrimoniale nell’ordinamento contemporaneo.