Anticorruzione e contratti pubblici: verso un nuovo modello di integrazione tra controlli amministrativi?

di Francesca Di Lascio
Abstract

Il contributo indaga le caratteristiche dei controlli amministrativi sui contratti pubblici svolti dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), istituita nel 2014 in sostituzione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di servizi, lavori e forniture (AVCP). L’Anac è il perno del sistema di prevenzione della corruzione amministrativa disegnato dalla legge 6 novembre 2012 n. 190 ed è dotata di numerosi poteri, tra cui quello di vigilanza che viene esercitato anche attraverso forme di controllo. I principali strumenti di verifica sono rappresentati dalle ispezioni, che rientrano tra i controlli successivi e hanno carattere autoritativo, e dalla vigilanza collaborativa, una ipotesi originale di controllo concomitante la cui natura è ancora oggetto di dibattito. Per garantire l’effettività delle regole poste a garanzia del settore e, dunque, il perseguimento degli interessi pubblici, l’Anac deve esercitare i propri poteri di controllo in modo integrato, ridefinendo la funzione di vigilanza alla luce della rilevanza ormai accordata dalle politiche anticorruzione al momento preventivo.