Democrazie e poteri (privati) globali

di Sabino Cassese

Oggetto di questo scritto sono le asimmetrie tra le grandi imprese digitali statunitensi (denominate Gafam, comprendenti cioè Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft, d’ora in poi Big Tech) e i poteri pubblici, sia nazionali, sia sovranazionali. Lo scopo dell’analisi è di indicare i problemi posti agli ordini giuridici nazionali e sovranazionali dallo sviluppo di poteri privati di dimensioni universali. Si tratta di un problema relativamente nuovo. Infatti, fino a qualche decennio fa, i protagonisti del mondo erano gli Stati nazionali. Quando questi hanno riconosciuto lo sviluppo della globalizzazione economica, si sono organizzati in reti costituendo, mediante accordi, circa duemila regimi regolatori globali e molte decine di migliaia di organizzazioni internazionali definite «forum». Quindi l’equilibrio è divenuto bipolare: Stati — organismi sovrastatali. Ora c’è qualcosa di nuovo: oltre agli Stati nazionali e alle organizzazioni internazionali e sovranazionali, vi sono poteri privati di dimensioni universali, con una grande forza finanziaria, anche superiore a quella della maggior parte degli Stati.