Recensione a L. Previti, “La decisione amministrativa robotica”, Editoriale Scientifica, 2022

Recensione al volume “La decisione amministrativa robotica”, Napoli, Editoriale Scientifica, 2022, di Luigi Previti. 

 

La digitalizzazione dell’attività amministrativa è un fenomeno che è arduo immaginare come temporaneo e che richiede un’indagine costante e approfondita. Nel suo volume, Luigi Previti coglie perfettamente nel segno in questo senso, occupandosi del nuovo modello di Amministrazione 4.0 affrontato dal peculiare punto di vista delle decisioni algoritmiche all’interno del viaggio che porta dalla «società dell’informazione» alla «società dell’algoritmo». 

 

Il volume è suddiviso in cinque capitoli, ciascuno dei quali preceduto da una premessa e seguito da osservazioni di sintesi. Fa eccezione soltanto il secondo capitolo, che è a sua volta strutturato in due sezioni.  

 

Il primo capitolo è dedicato a fornire una ricostruzione degli strumenti di cui l’amministrazione si serve per giungere a una decisione «algoritmica»: algoritmi, dati, automazione. Prendendo le mosse dall’algoritmo, questo è descritto quale «una sequenza ordinata di istruzioni che consente di risolvere un dato problema o prendere una determinata decisione in un numero finito di passaggi» (p. 27). Degli stessi algoritmi è spiegata la logica e sono poste le intrinseche differenze che esistono, in particolare quella tra sistemi più semplici e di autoapprendimento (machine learning e deep learning). Affermando che il concetto di intelligenza artificiale non ha ancora ricevuto una definizione universalmente condivisa, poiché la «locuzione ricomprende al suo interno un insieme ampio ed eterogeneo di strumenti tecnologici» (p. 37), l’Autore descrive come rientrante nel concetto anche l’automazione, che si concretizza nella possibilità per la macchina di sostituirsi in tutto o in parte all’operato dell’uomo: nel caso di specie, all’interno del procedimento amministrativo.  

 

Nel secondo capitolo, l’Autore si sofferma sul più ampio fenomeno dell’informatizzazione dell’attività amministrativa, occupandosi – nella Sezione I – dell’inquadramento normativo del fenomeno e – nella Sezione II – di alcune applicazioni concrete di tale automazione, guardano anche oltre i confini nazionali. Nella Sezione I, l’Autore descrive le fasi del processo di informatizzazione dell’attività delle amministrazioni pubbliche, occupandosi della dimensione sovranazionale prima e di quella nazionale poi e riscontrando una sostanziale inadeguatezza degli strumenti e delle competenze a disposizione del personale, oltre che «l’insussistenza di una specifica base normativa» (p. 104). Nella Sezione II, dedicata all’analisi di alcune applicazioni concrete del processo di automazione delle decisioni amministrative, sono analizzati i casi italiano, francese, tedesco e dei paesi anglosassoni.  

 

Il terzo capitolo è dedicato all’ambito di applicazione della decisione amministrativa robotica. Prendendo le mosse dal rapporto tra principio di legalità e potere amministrativo, ponendo la distinzione tra attività vincolata e attività discrezionale, l’Autore si è occupato delle interpretazioni della dottrina che tendono a riportare le decisioni amministrative robotiche all’interno del perimetro costituito dal rispetto del principio di legalità. Sono stati poi ricostruiti i profili – e le varie interpretazioni – relative alla natura giuridica dell’algoritmo e sottolineato che il programma informatico «non dovrebbe essere considerato un atto amministrativo (interno o generale che sia), ma uno strumento tecnico a disposizione dell’amministrazione per l’esercizio della propria azione» (p. 163). Al contempo, l’Autore ha evidenziato come «l’inquadramento dell’atto robotico come vero e proprio atto amministrativo non sembra possa essere rimesso in discussione». Il capitolo si conclude con lo studio delle applicazioni dell’automazione come delineate all’interno delle decisioni della giurisprudenza amministrativa.  

 

Oggetto del quarto capitolo sono alcuni dei principi che governano l’attività amministrativa, quali la trasparenza, la motivazione degli atti amministrativi e la partecipazione al procedimento. Quanto alla trasparenza, l’Autore ripercorre l’evoluzione della disciplina dell’accesso ai documenti amministrativi nell’ordinamento italiano, spostando poi il focus dell’analisi all’interno del procedimento decisionale automatizzato, anche attraverso lo studio di alcune rilevanti decisioni del giudice amministrativo nonché della normativa sovranazionale. Strettamente connesso al tema della conoscibilità e comprensibilità della decisione algoritmica vi è quello della motivazione, di cui l’Autore fornisce una accurata descrizione. L’obbligo di motivazione è esaminato sia nelle sue declinazioni «tradizionali», sia nella prospettiva della nuova amministrazione algoritmica. Da ultimo, è trattato il tema della partecipazione dei privati alla decisione automatizzata, per mezzo dell’analisi del ruolo del contraddittorio procedimentale prima e di quello dei privati all’interno del processo di formazione della decisione robotica poi. Lo studio del delicato bilanciamento tra amministrazione algoritmica e categorie tradizionali culmina nella considerazione per cui sia imprescindibile la ricerca «di un soddisfacente punto di equilibrio tra plurime esigenze contrapposte» (p. 273). 

 

Nel quinto e ultimo capitolo è indagato il rapporto tra decisioni amministrative robotiche e responsabilità, prendendo le mosse dai diversi soggetti coinvolti nel processo di automazione procedimentale: dal potere pubblico ai privati interessati, fino agli esperti informatici. Dopo una ricostruzione dei profili di responsabilità dell’amministrazione pubblica per l’attività procedimentale, l’Autore si sofferma sul peculiare ambito caratterizzato dall’adozione di decisioni algoritmiche, toccando il tema dell’imputabilità delle decisioni in quest’ultimo caso e dell’intervento umano. Il volume si conclude con alcune considerazioni che, partendo dalla «consapevolezza di come la strada verso un’effettiva Amministrazione algoritmica sia ancora irta di ostacoli», osservano con sostanziale soddisfazione gli sforzi effettuati nel presente e guardano al futuro con rinnovato ottimismo.  

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