La terza reincarnazione di un PCM bon à tout fair

Dopo i due passaggi parlamentari e il voto di fiducia, Giuseppe Conte va avanti con la maggioranza relativa al Senato. 156 voti, tra i quali 3 senatori a vita e 2 transfughi da Forza Italia, permettono al PCM di sopravvivere grazie all’astensione del gruppo Italia Viva.

La posizione del PCM si è fatta politicamente precaria, e la sua dubbia legittimità politica aggrava uno stato preesistente di stress alla legittimità costituzionale della sua azione di governo. La tutela della Costituzione repubblicana, sia nell’aspetto formale, sia nell’aspetto materiale, è da sempre centrale all’identità politica del PRI così come all’identità democratica del Paese.

Il giudice costituzionale emerito ed accademico Sabino Cassese ne ha discusso in punta di diritto con La Voce Repubblicana.

Continua a leggere l’intervista pubblicata lo scorso 20 gennaio.