Scelba maccartista: scartare i comunisti dalle amministrazioni e dagli enti pubblici

Anni ’50. L’offensiva anticomunista nel quadro della guerra fredda. Di seguito, da un verbale del Consiglio dei ministri, le parole di tono maccartista di Mario Scelba, all’epoca per breve tempo presidente del Consiglio ma a lungo ministro dell’Interno nei precedenti governi della Repubblica.

Scelba: Invita il ministro Martinelli a sorvegliare l’Istituto del commercio estero, presso il quale prestano servizio molti elementi comunisti e lo prega di riferire su quanto può farsi per impedire i danni che costoro recano allo Stato. Pone in luce i vantaggi di cui fruisce il Pci nel campo del credito: come ad esempio nel settore cinematografico. È necessario che il finanziamento venga concluso sentiti gli organi di Governo, i quali, fatte indagini nell’azienda che produce il film, sul complesso degli artisti e sul regista, negheranno, se si tratta di elementi comunisti, ogni sovvenzione (…). Sovente i premi e i vantaggi vanno ai comunisti. Saranno impartite direttive perché siano tolti dalle commissioni i comunisti. Per le commissioni di concorso per le cattedre universitarie i Ministri tengano presente l’opportunità di evitare la partecipazione dei comunisti, là dove questo è possibile. Siano scartati i professori comunisti, specialmente nelle commissioni per gli esami di Stato. Così pure per le rappresentanze all’estero: per un congresso concernente “gallerie e mostre d’arte in Polonia” è stato chiesto l’intervento del direttore delle gallerie a Milano, che risulta attivista comunista. Non bisogna mettere il Ministero dell’Interno nelle condizioni di negare il passaporto. I parlamentari del Pci non devono essere favoriti nei ministeri, cioè occorre escludere le organizzazioni comuniste quando si scelgono enti per la gestione di fondi dello Stato.

Archivio centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio, Consiglio dei Ministri (1859-1976), Verbali delle Adunanze. Minute. 1944-1996, b. 47, Adunanza del 18 marzo 1954.