Lo Stato Digitale nel PNRR – Innovazione digitale dei sistemi aeroportuali

Il 27% delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono dedicate alla transizione digitale, sviluppata lungo due assi: la banda ultra-larga e la trasformazione della PA in chiave digitale. Altri fondi sono destinati dal Piano all’innovazione digitale di infrastrutture, il fisco, sicurezza, sanità pubblica, turismo e cultura, sistema scolastico e ricerca universitaria. L’Osservatorio propone una ricognizione dei principali interventi di digitalizzazione del PNRR, del loro impatto sulle amministrazioni, dei tempi di realizzazione e del confronto con misure analoghe adottate da altri paesi europei. In questo post presentiamo le misure relative all’innovazione digitale dei sistemi aeroportuali. Il PNRR prevede lo stanziamento di 110 milioni di euro per l’innovazione digitale dei sistemi aeroportuali.

 

La circolazione delle merci e il trasporto dei passeggeri rappresentano fattori economici di indiscussa importanza per il Paese. Il PNRR considera questo dato, e dedica agli obiettivi di “Intermodalità e logistica integrata” – che fanno parte della Missione 3 – una apposita sezione, in cui trova spazio anche la necessaria innovazione digitale dei sistemi aeroportuali.

Il passaggio definitivo al digitale o, comunque, l’adeguamento e lo sviluppo verso nuovi standard di sicurezza ed efficienza informatica nel governo del traffico aereo, infatti, costituiscono un percorso oramai obbligato in un mercato della logistica globalizzato e sempre più interconnesso.

Secondo il PNRR, “La digitalizzazione dei sistemi logistici, inclusi quelli aeroportuali, avrà un rilevante ruolo nel rilancio di questi settori, grazie all’utilizzo delle soluzioni tecnologiche innovative volte a efficientare il sistema e ridurre anche l’impatto ambientale. In quest’ottica, è necessario concepire le infrastrutture logistiche come un unicum di nodi e reti, adeguatamente interconnesse, che consentano una movimentazione dei carichi quanto più possibile fluida e priva di “colli di bottiglia”. Ciò è possibile solo attraverso un’efficace opera di digitalizzazione”.

Nello specifico, gli interventi previsti dal Piano si concentreranno sul miglioramento del sequenziamento degli aerei (ovvero delle procedure che sovraintendono alla necessaria separazione fisica tra aeromobili, per evitare collisioni), sia nello spazio aereo in rotta che nell’avvicinamento agli aeroporti, al fine di ottimizzare e ridurre il consumo di carburante, ma anche su un generale potenziamento digitale del settore aeronautico e fino all’implementazione di piattaforme e servizi di aerei senza pilota (tra i progetti più ambiziosi, vi è lo sviluppo di sistemi UTM – Unmanned Traffic Management per la gestione del volo dei droni, o la realizzazione di infrastrutture cloud e di virtualizzazione delle infrastrutture operative).

Altro aspetto centrale, per il PNRR, è l’aumento dei livelli di sicurezza nella condivisione delle informazioni operative in ambito aeroportuale, con la creazione di una dorsale di comunicazione di nuova generazione in grado di collegare i vari siti operativi dei sistemi di assistenza al volo e di garantire la copertura dei requisiti di cybersecurity nel collegamento dei vari Air Navigation Service Provider (ANSP) – tra cui l’italiana ENAV spa – con tutti i soggetti interessati.

Si tratta, quindi, di prospettive di sviluppo e di efficientamento del settore aeroportuale che appaiono di indubbio valore e impatto (la stima è che esse possano incidere sul PIL per lo 0,1%/anno nel periodo 2023 – 2026), ma per la cui realizzazione lo stanziamento di 110 milioni di euro operato dal PNRR – che in termini assoluti risulta senz’altro rilevante – appare insufficiente, sia considerando il numero delle infrastrutture aeroportuali potenzialmente interessate (in Italia ci sono 45 aeroporti civili, di varia grandezza, numero che sale oltre le 100 unità se si considerano tutti quelli operativi ovvero gli aeroporti militari aperti al traffico civile, quelli solo militari e quelli solo commerciali) che l’estensione degli obiettivi individuati.

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