Calamandrei: la Costituzione non parla dei Ministeri e della loro riforma

Col titolo Chiarezza nella Costituzione è noto il discorso che Piero Calamandrei pronunciò alla Assemblea Costituente nella seduta del 4 marzo 1947, intervenendo sul progetto elaborato dalla Commissione dei Settantacinque.  Il testo merita una lettura integrale. Qui se ne riporta un passaggio, nel paragrafo sui problemi che Calamandrei considerava da affrontare e invece elusi dal progetto.

 

Il funzionamento dei Ministeri. Recentemente è stata fatta da una rivista una inchiesta rivolta a vari ex ministri su questo quesito: «Perché i Ministeri non funzionano?». Gli ex ministri sanno i vari perché: ed hanno dato diverse spiegazioni e suggerimenti per cambiare la struttura e l’ordinamento di questi ordigni di Governo, costruiti per servire all’amministrazione degli Stati quali erano cento o centocinquanta anni fa, ma che non possono più rispondere alle moltiplicate esigenze di quelli di oggi. Orbene, nella Costituzione il problema di dare una struttura nuova, di snellire, di semplificare il funzionamento dei Ministeri non è stato neanche visto: di esso non è stata fatta neanche una parola.

 

Ora in P. Calamandrei, Scritti e discorsi politici, a cura di N. Bobbio, vol. I, Discorsi parlamentari e politica costituzionale, Firenze, La Nuova Italia Editrice, 1966, p. 41.