La Corte Suprema e lo “stato amministrativo”

Due commenti dello Scotus blog sulla Corte Suprema degli Stati Uniti si soffermano sulle posizioni del neo-eletto giudice Kavanaugh. Il tema è quello della regolazione da parte delle agenzie federali statunitensi.

Nel primo (Kavanaugh on administrative law and separation of powers, di C. Walker), si discute del rischio di smantellamento dello Stato amministrativo, paventato da alcuni in merito alle posizioni espresse in precedenti giudizi (nelle corti inferiori). In modo forse più realista, l’articolo parla invece della possibilità che il neo-eletto favorisca l’applicazione di limiti più stringenti all’attività di regolazione delle agenzie. Secondo l’Autore la Corte Suprema non si spingerà fino alla “deconstruction of the administrative state.” L’esito potrebbe essere differente: “He cares deeply about administrative law and regulatory practice. But he would likely “put a tighter leash on the regulatory state” — a tightening that would generally apply to regulation and deregulation alike“.

Nel secondo (Kavanaugh on net neutrality: U.S. Telecom Association v. Federal Communications Commission, di E. Citron), il tema specifico è dato dalla net neutrality  e dalla nota decisione della FCC di mettere in discussione il principio (contrariamente a quanto avvenuto sotto la Presidenza Obama). A venire in rilievo, però, sono argomenti più generali. È questa l’occasione per indagare nuovamente le concezioni sottostanti . In particolare, sembra che vi sia un forte ricorso alla major rule da parte del Giudice: una linea teorica diametralmente opposta alla cd. dottrina Chevron sulla deference. Si conferma, dunque, una visione tesa a promuovere l’introduzione di vincoli molto stringenti.

Come si legge nel commento, “[t]he major rules doctrine actually looks like the opposite of the predominant administrative law doctrine (called Chevron deference), which treats statutory ambiguity as a congressional invitation to rulemaking rather than a bar on it. This isn’t to say that there’s no good argument for the major rules doctrine — it’s been endorsed by leading scholars of regulation and statutory interpretation. It’s only to say that, even in deploying it, Kavanaugh is making a choice about how to approach the interpretation of an ambiguous statute that tends to disfavor big regulatory moves”.

La fase attuale del diritto amministrativo statunitense è dunque delicata ed è prossima a una svolta più o meno consisntente.

I testi possono essere letti ai seguenti indirizzi:

  1. Kavanaugh on Administrative Law and Separation of Powers, di C. Walker (qui);
  2. Kavanaugh on net neutrality: U.S. Telecom Association v. Federal Communications Commission, di E. Citron (qui).