Modulistica e parole-chiave nei moduli per classificare gli impiegati: «è infermiccio?»

Le parole della burocrazia. Ecco come venivano valutati gli impiegati nel periodo immediatamente successivo all’unificazione. Si badi alle domande, che di per sé denotano una precisa concezione autoritaria dell’amministrazione, ma si presti anche attenzione alle parole utilizzate: ricorrono termini come «ingegno», «accortezza», «prudenza», «energia», «fermezza», «dignità», «superiore» e «inferiore», «autorità»; aggettivi come «diligente», «secreto» (per dire discreto), «sano o infermiccio». E il vocabolo chiave (il più temuto dalla maggior parte degli impiegati) «traslocazione». Un lessico particolare le cui basi resisteranno a lungo.

 

1. È sano o infermiccio? Ha imperfezioni fisiche e quali? 2. Qual è l’indole sua? 3. Qual è la sua condotta come cittadino (condotta morale? condotta politica?). 4. Qual è la sua condotta come impiegato? (coi subalterni? Col pubblico?). 5. È fornito di cultura (generale? Specialmente letteraria? Moltissimo, molto, discretamente, mediocremente, poco, pochissimo o niente?). 6. Conosce qualche lingua straniera? (quale? La parla? La scrive? Ottimamente, bene, discretamente, mediocremente, male?). 7. È studioso delle Leggi e dei Regolamenti? (in che grado?). 8. È fornito di ingegno? Di accortezza? Di prudenza? Di energia? Di fermezza? Di dignità? (e in quale grado?). 9. Nella trattazione degli affari è pronto? È preciso? Manifesta criterio giusto? Ha iniziativa? (e in quale grado?). 10. È giusto conoscitore delle persone? 11. È secreto? 12. È soverchiamente amante di popolarità con pregiudizio dell’interesse pubblico? 13. È imparziale? 14. Sa farsi rispettare? Benvolere senza debolezza? O con debolezza? Temere senza durezza? O con durezza? 15. È stimato? (e in che grado?). 16. Ha autorità sugli impiegati? 17. È atto agli affari giuridici? Amministrativi? Politici? Contabili? D’ordine? 18. Quali sono le sue attuali attribuzioni? 19. In qual modo compie le sue attuali attribuzioni? 20. Alle attribuzioni inerenti al suo grado è superiore, pari od inferiore? 21. È diligente? (in quale grado?). 22. Lavora straordinariamente ossia oltre l’obbligo normale? 23. Si dica se dimostra attitudine per diventare abile per sostenere l’ufficio di [seguono vari esempi di ufficio]. 24. A quali di questi uffici si crede riuscirà meglio adatto [seguono vari esempi di ufficio]. 25. Se è abile sin da ora a sostenere l’ufficio di…[esempi di ufficio]. 26. Per quale di questi uffici ha abilità maggiore? 27. Può essere traslocato senza danno suo? E senza danno dell’ufficio? 28. Converrebbe traslocarlo nell’interesse suo? E dell’ufficio? 29. Tutto ben considerato, può dirsi impiegato ottimo, buono, discreto, mediocre, infimo.

 

Il modulo è in Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale Affari generali e del personale, Personale fuori servizio, 1930/Ris., IV serie, Fascicoli personali, 1129, Nasalli Rocca Amedeo. Cfr. G. Melis, G. Tosatti, Il linguaggio, cit., pp. 135-136.