Coronavirus: il progetto di solidarietà digitale del Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione

Anche l’innovazione tecnologica e digitale può contribuire a contrastare la diffusione del Coronavirus (SARS-CoV-2). In questa direzione si muove il progetto di solidarietà digitale promosso dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, dott.ssa Paola Pisano.

 

Il 27 febbraio 2020, nel contesto dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus (SARS-CoV-2), il Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, dott.ssa Paola Pisano, ha messo in campo un’iniziativa cui è stato dato il nome di progetto di solidarietà digitale.

L’iniziativa consiste nella condivisione gratuita di servizi digitali ed è volta a ridurre l’impatto sociale ed economico conseguente alle misure restrittive adottate dal Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus.

I destinatari dell’iniziativa (cittadini, professionisti e aziende) erano in origine esclusivamente coloro che risiedevano nelle c.d. zone rosse. A seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, che ha introdotto misure di contenimento del contagio per l’intero territorio nazionale, il progetto di solidarietà digitale è stato esteso a tutta la penisola.

I servizi digitali che l’iniziativa del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione vuole mettere a disposizione gratuitamente sono quelli che consentono di: lavorare da remoto (c.d. smart working), leggere giornali e libri in formato elettronico, utilizzare piattaforme di e-learning per restare al passo con i programmi scolastici e di formazione, accedere online a servizi pubblici o specialistici (es.: consulenze di medici o di altri professionisti), fare la spesa, vivere la socialità, fare associazionismo, vivere la vita politica e la fede religiosa, fare attività sportiva e praticare hobby.

Possono aderire all’iniziativa, proponendo un servizio digitale, solo persone giuridiche (non quindi singole persone, né professionisti). Il servizio digitale è reso gratuito per un periodo di tempo evidentemente limitato e può essere messo a disposizione su tutto il territorio nazionale o solamente in alcune Regioni.

L’offerta di adesione all’iniziativa è soggetta ad alcune limitazioni. Non si deve trattare di servizi di consulenza. Il servizio deve essere reso gratuito e non messo in sconto. Non vi devono essere obblighi di rinnovo al termine del periodo dell’offerta. La durata dell’offerta deve essere chiara ed esplicita. La descrizione del servizio non deve infine essere redatta in tono promozionale.

Al progetto di solidarietà digitale hanno aderito in centinaia tra multinazionali, società a partecipazione pubblica, associazioni di volontari, startup e piccole o medie imprese. L’elenco dei servizi disponibili è in continuo aggiornamento e contiene le istruzioni per la loro attivazione.

 

 

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