Nata nell’ambito dell’Osservatorio sullo Stato digitale dell’IRPA, la Rivista dello Stato digitale (RSD), rispettando criteri di scientificità, tramite un metodo aperto anche a studiosi di altre materie e di altri Paesi, e con licenza Creative commons volta a favorire la circolazione delle idee, rappresenta una sede stabile di riflessione sui temi dell’informatica nella sfera pubblica e sulle trasformazioni dello Stato in ragione del suo utilizzo pervasivo.
Lo “Stato digitale” è una nuova forma di Stato? Le sue strutture resistono a cambiamenti e torsioni, in cui nuovi poteri privati sembrano mostrare più forza e più risorse? Oppure soccombe di fronte ai nuovi poteri, fino a esserne catturato? O ancora, secondo una prospettiva parzialmente inedita: lo Stato si serve di questi nuovi poteri, secondo un cambiamento che in realtà cela la sua costante presenza – che cambia veste e sembianze, ma è sempre al centro delle dinamiche in corso?
La Rivista si propone di di analizzare questi temi e approfondirne la lettura, concentrandosi sulla digitalizzazione del settore pubblico.
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Direzione scientifica
Direttore scientifico: Bruno Carotti – Vicedirettori: Paolo Clarizia, Gianluca Sgueo
Comitato scientifico
Luisa Torchia, Sabino Cassese, Stefano Battini, Enrico Carloni, Lorenzo Casini, Edoardo Chiti, Fulvio Costantino, Sveva del Gatto, Giovanni Gallone, Stefano Civitarese Matteucci, Barbara Marchetti, Marco Macchia, Bernardo Giorgio Mattarella, Enrico Nardelli, Luigi Previti, Giorgio Resta, Stefano Rossa, Aldo Sandulli, Riccardo Ursi, Giulio Vesperini
Redazione
Primo redattore – Coordinatore editoriale: Gianluca Buttarelli – Comitato di redazione: Alessia Madeddu, Agostino Sola, Giulia Taraborrelli
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