IRPA

Fortuna e decadenza dell’imperatività del provvedimento amministrativo


Anno pubblicazione: 2012

Categoria: Contributo su Rivista

Lingua: ita

Rivista/Libro: RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PUBBLICO

Volume: 2012

Fascicolo: 1

Pagina iniziale: 1

Pagina finale: 37

Abstract: La nozione di imperatività del provvedimento amministrativo ha avuto una grande importanza nello sviluppo della scienza del diritto amministrativo nel ventesimo secolo. La sua ambiguità le ha consentito di operare su diversi piani e di assecondare l’evoluzione del diritto amministrativo. In primo luogo, l’imperatività ha operato sul piano dell’efficacia del provvedimento: da questo punto di vista, essa ha designato diversi fenomeni, per lo più non esclusivi del provvedimento amministrativo ma propri di ogni atto unilaterale, che tuttavia sono stati spesso enfatizzati e descritti come privilegi della pubblica amministrazione. In secondo luogo, quello dei rapporti tra amministrazioni e cittadini: da questo punto di vista, la nozione ha dapprima rispecchiato la concezione della supremazia delle prime sui secondi, si è poi adattata ai principi di democrazia e di tutela e ha spesso finito per avvicinarsi all’idea di cura dell’interesse generale o di discrezionalità. In terzo luogo, la nozione è servita a delimitare e distinguere gli atti del potere esecutivo dagli altri atti dei pubblici poteri, come la legge e la sentenza, sulla base della concezione per cui vi era una forza tipica, comune ai diversi atti di diritto pubblico. In quarto luogo, essa ha svolto un’analoga funzione di delimitazione tra il diritto pubblico e il diritto privato e, di conseguenza, sul piano del riparto della giurisdizione. In considerazione di questa ricchezza di significati e pluralità di ruoli, l’imperatività si presta all’analisi di alcune fondamentali caratteristiche del diritto amministrativo e di alcuni suoi importanti fattori di evoluzione, che hanno determinato la crisi della nozione, smascherando gli inganni e gli equivoci spesso sottostanti al suo utilizzo, anche – in tempi recenti – da parte della Corte costituzionale e del legislatore. Si tratta di una nozione importante, che ha contribuito alla definizione dell'identità disciplinare del diritto amministrativo e ha consentito di affinare gli strumenti concettuali degli studiosi, ma oggi è un peso, che inganna sui caratteri del potere amministrativo e riflette un approccio semplificato alla descrizione della realtà giuridica.