La gestione del Recovery Plan è antidemocratica

La proposta governativa di una piramide (troika Conte, Gualtieri Patuanelli, Comitato interministeriale degli affari europei, sei tecnici, ciascuno assistito da 50 ulteriori tecnici) è stata definita bizantina. Io la definirei stravagante.

Non tiene conto delle esperienze e degli errori del passato (penso agli anni 50-60, a Antonio Giolitti e a Giorgio Ruffolo con il programma economico nazionale).

Non tiene conto neppure del presente: lo stesso governo che ha tirato dal cilindro questo coniglio ha presentato con la legge di Bilancio una proposta per affidare la supervisione finanziaria a una apposita direzione generale della Ragioneria generale dello Stato. Nel governo chi fa una cosa legge quello che scrivono gli altri?

Continua a leggere l’intervista a Sabino Cassese pubblicata sull’Huffington Post lo scorso 2 dicembre.