La misurazione della qualità nella sanità e nell’istruzione

Si pubblica il terzo Rapporto (n. 3/2012) dell’Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione, avente ad oggetto « La misurazione della qualità nella sanità e nell’istruzione », scritto da Bruno Carotti, Elisa D’Alterio e Tiziana Testoni.


Abstract

Non si può migliorare la qualità dei servizi pubblici, né semplicemente assicurare prestazioni conformi a livelli qualitativi predefiniti, senza fare ricorso ad appropriati strumenti e tecniche di misurazione della qualità erogata ai cittadini. L’uso degli indicatori, le carte dei servizi, il performance management sono soltanto alcuni strumenti e metodi volti a garantire la qualità dei servizi pubblici, previsti dall’ordinamento. I settori della sanità e dell’istruzione, per universalità e rilevanza del servizio, coinvolgimento di diversi livelli di governo (anche sovranazionale) ingente ammontare delle risorse finanziarie assorbite, rappresentano un esemplare banco di prova per verificare se gli strumenti normativi vigenti – in materia di misurazione della qualità – siano adeguati e coordinati, se trovino concreta attuazione e se, infine, siano corredati di efficaci mezzi di controllo ed esecuzione. Le questioni centrali, a cui questo Rapporto tenta di dare alcune risposte, sono riassumibili nelle seguenti domande: quali sono i principali ostacoli al miglioramento della qualità dei servizi sanitari e scolastici in Italia? Quali sono le ragioni e gli effetti di un tale andamento negativo? Quali correttivi si possono mettere in atto allo scopo di promuovere prestazioni di livello qualitativo elevato per i cittadini?


Il rapporto è una pubblicazione dell’Irpa ed è dotato di codice ISSN (2280-9201)


 

Una versione aggiornata del Rapporto è stata pubblicata con l’Editoriale scientifica nel 2013.