Il capitalismo municipale


Si pubblica il primo Rapporto (n. 1/2012) dell’Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione, avente ad oggetto «Il capitalismo municipale», curato da Giulio Napolitano e scritto da Diego AgusSveva Del Gatto e Susanna Screpanti.


 

Abstract

L’indagine evidenzia lo straordinario sviluppo del numero e del peso delle società pubbliche locali e le disfunzioni da ciò derivanti. Il fenomeno è ancora più grave se si tiene presente che la maggior parte di tali società non è al servizio della comunità, ma della stessa amministrazione. Soltanto una quota minoritaria, infatti, gestisce servizi pubblici locali. Le modalità di affidamento di questi ultimi, a loro volta, favoriscono indebitamente le società a partecipazione pubblica. Lo confermano i dati relativi ai pareri resi dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato sugli affidamenti in house. In questo modo i cittadini finiscono per pagare due volte un prezzo ingiusto: come contribuenti, sopportano il costo di imprese spesso inefficienti e in perdita; come consumatori, sono costretti a rivolgersi a gestori individuati per la contiguità al potere pubblico invece che per la capacità di offrire prestazioni migliori a condizioni più vantaggiose.

Del Rapporto si dà notizia sul Corriere delle Sera nell’articolo di Roberto Bagnoli, Dall’acqua all’edilizia: il business del capitalismo municipale del 15 giugno 2012, p. 11.

Il rapporto è una pubblicazione dell’Irpa ed è dotato di codice ISSN (2280-9201)


Una versione aggiornata del Rapporto è stata pubblicata con l’Editoriale scientifica nel 2013.