Si pubblica sul sito Irpa un Call for papers del Progetto BioDiritto (www.biodiritto.org).
NEWS: Con l’ordinanza n. 196 del 2012, la Corte ha dichiarato la manifesta inammissibilità per irrilevanza della questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice tutelare del Tribunale ordinario di Spoleto.
Per dare a tutti i partecipanti la possibilità di aggiornare il proprio contributo, la deadline per l’invio dei papers è stata prorogata al 12 agosto 2012.
Si riporta di seguito il testo del CfP, mentre il link diretto al sito, comprensivo della nuova deadline, è questo.
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La Corte costituzionale italiana è stata recentemente chiamata a pronunciarsi in materia di procreazione medicalmente assistita e di interruzione volontaria della gravidanza. Con l’obiettivo di dare continuità all’esperienza del progetto di ricerca FIRB 2006 “L’impatto delle innovazioni biotecnologiche sui diritti della persona”, i gruppi di ricerca di Trento (Gruppo BioDiritto, diretto dal prof. Carlo Casonato) Ferrara (prof. Roberto Bin) e Napoli-Parma (prof. Antonio D’Aloia) presentano il sito www.biodiritto.org e propongono una call for papers che tratti, da un punto di vista sostanziale e dei rapporti fra ordinamenti, le questioni riconducibili a:
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– l’ordinanza n. 150 del 22 maggio 2012 con cui la Corte costituzionale ha restituito gli atti ai giudici rimettenti per valutare la questione di legittimità costituzionale del divieto della cd. fecondazione eterologa alla luce della sopravvenuta sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 3 novembre 2011 (S.H. e altri contro Austria);
– l’ordinanza del 3 gennaio 2012 emessa dal giudice tutelare del Tribunale di Spoleto in riferimento alla legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge 194 del 1978.
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I contributi inviati entro domenica 22 luglio della lunghezza non superiore a 30.000 caratteri (spazi inclusi) saranno selezionati per la pubblicazione nel sito www.biodiritto.org. Tra questi potranno essere scelti alcuni lavori per la pubblicazione in un e-book dotato di ISBN e liberamente scaricabile da web. Ciò non esclude l’eventuale pubblicazione dei singoli contributi in altre riviste.
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Chi fosse interessato potrà inviare il proprio scritto entro il termine indicato all’indirizzo: biodiritto@gmail.com.
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