La giustizia amministrativa in Italia: un dualismo a trazione monista

di Stefano Battini
Abstract

Il percorso di sviluppo del sistema italiano di giustizia amministrativa è descritto in questo saggio nei termini di un «dualismo a trazione monista». La concezione liberale monista, risalente in Italia al 1865, è rimasta sempre latente nel sistema e, paradossalmente, la sua presenza ha plasmato il sistema dualistico italiano, agendo come fattore propulsivo del suo progressivo perfezionamento: dapprima, nel periodo formativo del sistema, la prospettiva di un controllo giurisdizionale sull’azione amministrativa esercitato dal giudice ordinario ha stimolato per reazione la stessa creazione di un giudice (speciale) in grado di sindacare l’esercizio del potere pubblico; poi, in tempi più recenti, quella medesima prospettiva ha incoraggiato il legislatore a rendere tale giudice sempre più indipendente e sempre più efficace e autosufficiente nell’assicurare piena tutela al cittadino nell’ambito delle controversie di diritto pubblico. Il traguardo di un simile percorso potrebbe essere rappresentato dalla affermazione di un «giudice ordinario specializzato» per il controllo dell’esercizio del potere amministrativo: un giudice divenuto cioè indipendente quanto un giudice ordinario, ma al tempo stesso rimasto «interferente» quanto un giudice speciale.