Big data e pubbliche amministrazioni: nuove prospettive per la funzione conoscitiva pubblica

di Matteo Falcone

Il fenomeno dei big data, nato nel settore privato, sta interessando in maniera progressiva il settore pubblico e le pubbliche amministrazioni. I big data sono un insieme di dati con particolari caratteristiche che stanno modificando la cultura del dato, i metodi e le necessità che si celano dietro la raccolta, la conservazione e l’elaborazione dei dati, in particolare quelli pubblici. Questo lavoro si pone, dunque, l’obiettivo di cominciare a dare un contributo allo studio del fenomeno dei big data nelle pubbliche amministrazioni, partendo da alcune riflessioni sulla funzione conoscitiva pubblica. Oltre ai rischi derivanti dall’utilizzo dei big data — che numerosi studiosi hanno oramai da tempo messo in evidenza, in particolare in materia di riservatezza dei dati personali e sulla concorrenza in particolari mercati come quelli digitali — è utile, infatti, soffermarsi anche sugli effetti, non tutti negativi, sull’attività conoscitiva delle amministrazioni pubbliche e sull’organizzazione e la gestione dei dati pubblici. I big data e il loro utilizzo nell’azione amministrativa può modificare in maniera rilevante molti aspetti inerenti la funzione conoscitiva delle ammini- strazioni pubbliche: i caratteri dell’istruttoria procedimentale; il rapporto tra decisione e fase istruttoria; il sistema di garanzie procedimentali; ma anche la disciplina della qualità dei dati pubblici e le finalità delle politiche di integrazioni delle grandi basi di dati pubbliche.