Il Ministero delle attività produttive nel nuovo assetto dei pubblici poteri

La ricerca ha prodotto una ricognizione completa della normativa concernente il Ministero delle attività produttive (Map) al fine di esaminare l’impatto prodotto dai processi di riforma realizzati a partire dalla seconda metà degli anni Novanta del secolo XX, anche in prospettiva di una sua ulteriore riforma. Nell’ultimo decennio, infatti, il Map è stato al centro di un intenso processo di riforma, che si è sviluppato intorno a tre assi: l’istituzione di nuove autorità indipendenti e, nel tempo, anche con riferimento alle autorità più risalenti, la ridefinizione dei loro rapporti con il Ministero; il riordino dell’amministrazione centrale dello Stato e la conseguente ridistribuzione delle funzioni tra i dicasteri; il decentramento normativo e amministrativo e il connesso conferimento di poteri prima statali agli enti territoriali.

Per offrire un inquadramento diacronico agli attuali problemi relativi alle attribuzioni del Ministero, la ricerca muove da una rassegna dell’evoluzione storica delle norme relative al Ministero stesso. Sono, inoltre, considerati i vari progetti e tentativi di riforma che si sono succeduti nel corso del tempo.

La ricerca, svolta per conto dell’Istituto per la Promozione Industriale – IPI, ha prodotto una ricognizione completa della normativa concernente il Ministero delle attività produttive per esaminare l’impatto prodotto dai processi di riforma realizzati a partire dalla seconda metà degli anni Novanta del secolo XX, anche in prospettiva di una riforma.

Il gruppo di ricerca è stato coordinato da Bernardo Giorgio Mattarella e Giulio Vesperini.