Il mondo nuovo del diritto. Un giurista e il suo tempo

Sabino Cassese, Il mondo nuovo del  diritto. Un giurista e il suo tempo, Istituto Italiano di Scienze Umane, Lezioni di Palazzo Strozzi, Il Mulino, Bologna, 2008, p. 374, € 28

Dopo il bel volume di Paolo Grossi (Uno storico del diritto alla ricerca di se stesso, Il Mulino, Bologna, 2008) la Collana dell’Istituto Italiano di Scienze Umane pubblica uno straordinario saggio di Sabino Cassese, che raccoglie le lezioni tenute a Palazzo Strozzi sulla propria esperienza di formazione e ricerca. Si tratta di un libro denso di contenuti e dalla prosa ispirata ed asciutta, mirabile esempio di come possa farsi letteratura anche scrivendo di argomenti giuridici. L’opera di Cassese va oltre la richiesta dei committenti di elaborare una biografia intellettuale, fornendo una visione soggettiva di grande efficacia circa i cambiamenti subiti, nella penisola, dall’assetto istituzionale e dall’apparato amministrativo nel corso dell’ultimo mezzo secolo. D’altra parte, avendo l’autore dedicato l’intera vita al servizio delle istituzioni, è quasi naturale che esse vengano in primo piano, nel momento in cui questi volge indietro lo sguardo.

Il disegno del libro è di grande interesse ed è articolato in due parti. La prima concerne la descrizione delle metamorfosi delle istituzioni nel corso della seconda metà del Novecento ed il ritratto di personaggi che tali metamorfosi hanno influenzato. La seconda riguarda più propriamente l’attività scientifica dell’autore e gli impegni di vita e di pensiero ad essa connesse. Le metamorfosi hanno ad oggetto tre diversi contesti. Uno più propriamente istituzionale, volto a segnalare: la graduale espansione e, attualmente, una vera e propria esplosione del diritto; la perdita dell’ancoraggio statale dei poteri pubblici e della sovranità statale sull’economia; la “mortalità” delle istituzioni e la necessità di riforme istituzionali. Uno di ambito metodologico, mirante a porre in rilievo: la necessità di superamento del formalismo e delle mitologie giuridiche; l’apertura verso le altre scienze sociali; l’esigenza di valorizzare l’approccio storicistico; l’utilità della comparazione giuridica, se “contestualizzata” storicamente e socialmente. Uno sui mestieri del giurista, volto a registrare: la riscoperta dell’universalità dei fenomeni giuridici, la diversificazione dei mestieri del giurista e la necessità che questi, superando l’artificiosa divisione settoriale, si cali in un più ampio contesto culturale, la trasformazione del modo di insegnare e di “fare” università, cui si accompagna l’esigenza di assunzione di piena responsabilità nel momento in cui si prende la decisione di svolgere il delicato mestiere del professore universitario. La metamorfosi istituzionale rappresenta l’occasione, poi, per elaborare una serie di ritratti di grandi giuristi e statisti del passato e del presente, che hanno avuto rilevante influenza per le stesse, nonché per la formazione e le esperienze di vita dell’autore. Cinque sono italiani: Massimo Severo Giannini, Luigi Sturzo, Alberto Caracciolo, Gino Gorla, Carlo Azeglio Ciampi. Tre sono stranieri, di cultura anglosassone: John H. Merryman, Vincent Wright, Richard B. Stewart. Chiudono questa sezione due ampie riflessioni concernenti il ruolo dei public intellettuals ed il modo in cui l’università dovrebbe essere intesa.

La seconda parte del volume ripercorre gli oggetti delle metamorfosi dall’angolazione soggettiva della propria attività scientifica in quei settori. Se ne ricava l’impressione di un giurista intuitivo ed eclettico, devoto alle istituzioni, pienamente immerso nel panorama culturale nazionale ed aperto alle voci d’oltre confine. Ma, soprattutto, il ritratto di uno scienziato guidato, nell’attività di ricerca e negli impegni di lavoro, da profonda passione e da intensa vocazione. La passione per lo studio, d’altra parte, è testimoniata dall’impressionante bibliografia degli scritti (più di mille e cento titoli) che copre centosettantacinque pagine e che varrebbe, già di per sé, il costo del libro. Nel corso del volume ed in particolare nella parte finale si possono cogliere significative considerazioni critiche sulle prospettive istituzionali ed interessanti indicazioni sui progetti futuri dell’autore: segno evidente che la vigoria intellettuale di Sabino Cassese è pronta ad esprimersi in inediti campi e ad affrontare nuove sfide. (Aldo Sandulli)

Pubblicata in Giornale di diritto amministrativo, n. 8/2008

Altre due brevi recensioni a Il mondo nuovo del diritto sono qui consultabili:

– Università in briciole di B.G. Mattarella, pubblicata su L’Espresso del 3 luglio 2008.

– Autobiografia della repubblica di M. Clarich, pubblicata su Il Sole 24 Ore del 29 giugno 2008.